“La Roma? Certo che mi piacerebbe allenarla, quando sarò pronto e me lo sarò guadagnato come tecnico e non per il mio passato da calciatore“. Frasi dolci, che trasudano amore, quelle dette da Daniele De Rossi a Sportweek e che non sono passate inosservate ai piani alti di Trigoria. Come è normale che fosse, infatti, la voglia di Roma di De Rossi ha finito per far parlare un po’ tutta la città, che da tempo sogna il ritorno in giallorosso di una delle sue bandiere. Ma in tanti si sono anche chiesti: “Allenatore? Per noi sarebbe perfetto come dirigente“.
E ne ha parlato anche chi Roma punta a migliorarla. “Una bella intervista, con De Rossi che parla da allenatore, dell’importanza dei vaccini e di voler fare qualcosa per la sua Ostia. Una leggenda del calcio, un uomo pieno di valori positivi, un grande cittadino di Roma“, il commento di Roberto Gualtieri, candidato sindaco per il Pd. Ma dentro Trigoria che ne pensano di un’eventualità del genere?
La Roma riabbraccerebbe subito De Rossi, a cui prima del Boca era stato offerto di fare il vice di Fienga (il Ceo). È chiaro, però, che le esigenze di entrambi le parti devono combaciare. Mourinho ha già uno staff tecnico e l’unica soluzione che oggi potrebbe offrire la Roma sarebbe un posto nel vivaio. Dove, però, alla Primavera c’è il papà di Daniele, Alberto. E allora è tutto posticipato al prossimo anno, sempre che De Rossi non voglia partire con una prima squadra. Poi, un giorno, lui e la Roma si incroceranno, è scritto negli astri.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese