Vincere per alimentare quel filo di speranza per la Champions, ma soprattutto per arrivare davanti alla Lazio ed evitare ogni possibile beffa. Questa sera all’Olimpi-co (fischio d’inizio ore 20.45, diretta Dazn) arriva il Genoa dei miracoli di Gilardino nell’ultima in casa dell’anno per i giallorossi. Saranno oltre 67mila i tifosi presenti grazie all’apertura del settore ospiti per i sostenitori della Roma dopo il divieto della trasferta dei genoani, per il cinquantasettesimo sold out dell’era Friedkin che conferma il legame indissolubile tra club e la sua gente.
De Rossi conosce bene l’importanza dei punti in gioco tra stasera e la prossima settimana al Castellani, e da diversi giorni prepara al meglio l’ultima recita davanti al proprio pubblico. «Abbiamo ancora un obiettivo importante. Il Genoa sta giocando bene, come dovrebbero fare tutte le squadre, ma non hanno i nostri stimoli. Sarà bello lo stadio pieno, ma c’è una gara da vincere».
L’unico vero dubbio è quello relativo a Dybala: l’argentino è tornato ad allenarsi solo venerdì, e DDR in conferenza stampa predica calma. «Paulo ha fatto un allenamento, che era una seduta di scarico. Ha fatto allenamenti individuali dove ha spinto un po’ di più. Vediamo oggi (ieri, ndr), ma si è allenato poco con noi, ora sono già un paio di settimane».
Ma a Trigoria si parla tanto anche di futuro, tra nuovi paletti con la Uefa e una pianificazione che prende forma ogni giorno di più, in attesa dell’arrivo ufficiale di Ghisolfi. «Qualsiasi squadra è condizionata dai guadagni che avrà. Per ora non abbiamo parlato di budget con la società, abbiamo solo condiviso la voglia di spendere bene. Non bisogna per forza spendere tanto, abbiamo tante squadre davanti che hanno speso meno di noi. Dobbiamo com-prare giocatori forti e valorizzare quelli che abbiamo».
Non nega come ci sia un asset di calciatori intoccabili il tecnico di Ostia, ma allo stesso tempo non si scopre troppo sulle strategie per l’estate. «Uno si fa un’idea, non entro nel dettaglio perché domani abbiamo una partita. Ieri sono stati 11 ore qui a Trigoria, soltanto per un’oretta ho pensato a quello che potrà essere un domani la Roma. Non ci ho speso tanto tempo su questa cosa. Ho già letto di tutto, qualche idea me l’avete anche data, ma io non ho fatto nulla, anche per rispetto dei miei giocatori. E poi non ho troppo tempo da perdere su queste cose».
Per quanto riguarda le scelte nel match contro i rossoblù, si ripartirà dal consolidato 4-3-3 (che può evolversi in diverse forme passando anche a tre in difesa) con Svilar in porta e un reparto arretrato formato da Kristensen (Celik prova il sorpasso in extremis), Mancini, N’Dicka e Angelino, vista l’indisponibilità di Spinazzola. Solito centrocampo dove tutti dovranno fare qualche sforzo in più, e un attacco che dovrebbe prevedere Baldanzi assieme a Lukaku ed El Shaarawy.
FONTE: Il Tempo – L. Pes