Lei è un ex calciatore atipico: sta pochissimo sui social, concede poche interviste e di calcio parla raramente… “
Quando lavoravo in radio un po’ di più. Ora sono un po’ fuori, anche se è un mondo che mi ha dato tanto. Quando lavoravo in radio cercavo più il lato ludico senza prendermi troppo sul serio, non mi piace commentare sempre cose che non conosco. Quello che dovevo dire l’ho detto quando giocavo”.
La Roma la segue sempre? “Certo. E già so che vorreste chiedermi di Totti e De Rossi. Ma non giudico tanto per giudicare. Mi dispiace che non facciano più parte della Roma, spero possano tornare, ma non conosco bene le situazioni”.
Fonseca le piace? “Molto, come anche Di Francesco o Spalletti. Spero gli diano tempo e fiducia, senza smobilitare la squadra ogni anno”.
Giusto che i calciatori si riducano lo stipendio? “Serve un accordo tra l’Aic e le parti in causa, non mi sono mai piaciute le imposizioni. Anche quando giocavo e andavamo a trattare i premi con il presidente che non erano automatici nei contratti come oggi. Venirsi incontro sì, imporre no. Poi certo, dipende da chi hai davanti. Franco Sensi sembrava burbero, e quando si incazzava lo era, ma a me ha cambiato la vita”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport