Il rischio disordini è calcolato ma non escluso. Per questo una parte di Roma, quella intorno all’Olimpico, è pronta a cambiar volto in vista del derby di domenica: strade chiuse e blindate, con piazzale di Ponte Milvio che potrebbe essere chiuso a vista alle auto perché gli ultras laziali ci stanno pensando da qualche giorno e puntano ad arrivare in corteo dentro la Curva Nord sfilando, dal tradizionale luogo di ritrovo, fino allo stadio e sventolando in aria la bandiera con i suoi occhi. Quelli di Diabolik, ovvero Fabrizio Piscitelli, il capo degli Irriducibili freddato da un colpo di pistola alla nuca lo scorso 7 agosto al parco degli Acquedotti.
LA PROMESSA Le esequie al Divino Amore, che pure hanno raccolto tanti ultrà, non sono bastate e il suo popolo punta ora a confermare la promessa lanciata alle autorità: «Il funerale ce lo prendiamo al Derby». Il che vuol dire una coreografia nella Curva Nord, studiata da tempo sulla scia di quanto già visto al Meazza e al Marassi, a cui dovrebbe rispondere la Sud per voce dei Fedayn. Nel mezzo, la volontà di portare anche fuori dall’Olimpico un po’ di questa celebrazione.
Ed ecco allora l’ipotesi del corteo, finora non autorizzato dalla Questura, nonostante nei giorni scorsi siano partite le interlocuzioni con i membri delle curve per discutere l’appuntamento. Oggi del derby si parlerà in Prefettura durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza mentre domani in via di San Vitale si farà il punto sul piano operativo delle forze dell’ordine. Blocchi schierati e controlli capillari di tutta l’area intorno all’Olimpico.
IL PIANO In campo dovrebbero scendere all’incirca 800 steward e più di mille agenti, tra poliziotti e carabinieri ma anche finanzieri e agenti della polizia locale. Ampio il perimetro delle chiusure che stavolta contempla, ad esempio, anche Ponte Milvio. Il piazzale qualora i tifosi riuscissero a strappare il sì per il corteo sarà momentaneamente chiuso al traffico. Mentre dalle prime ore di domenica è stata disposta la rimozione di auto, veicoli e cassonetti da piazzale Ankara al Flaminio, non lontano da piazza Mancini.
A questo si aggiungerà la classica zona rossa disposta in occasione di ogni partita sensibile. Ma non finisce qui. Perché diverse potrebbero essere le tifoserie, anche di squadre straniere, pronte ad arrivare nella Capitale tra domani e sabato. Per questo saranno intensificati i controlli ai caselli autostradali, nelle stazioni ferroviarie e in quelle della metropolitana mentre l’area dello stadio sarà bonificata a partire dalla notte di sabato.
Quello che maggiormente desta preoccupazione, non riguarda gli scontri possibili tra le due tifoserie che stavolta, invece, sono pronte a fare squadra. Quanto più la possibilità che qualche mina vagante tra i tifosi più agguerriti al termine della partita, intorno alle 20.30, possa scatenarsi contro le autorità. Per alcuni tifosi le forze dell’ordine sono tuttora colpevoli di non aver permesso ma non era tra gli accordi presi con la famiglia l’esposizione pubblica del feretro di Piscitelli al termine del funerale.
FONTE: Il Messaggero – C. Mozzetti