Paulo Dybala, dopo l’infortunio al retto femorale della coscia sinistra, occorsogli domenica scorsa contro il Lecce, potrebbe avere una via d’uscita che gli consenta di non perdere quello che per lui è l’appuntamento più importante dell’anno: il Mondiale in Qatar, che comincerà fra un mese.
Dopo gli esami a cui l’attaccante argentino è stato sottoposto ieri presso la clinica romana “Villa Stuart”, infatti, si è capito che i tempi tecnici perché la Joya possa guarire per mettersi a disposizione del c.t. Scaloni ci sarebbero. È uno sprint sul filo di lana, ma visto che la risonanza magnetica ha evidenziato una lesione fra il secondo e il terzo grado, le settimane di stop dall’infortunio potrebbero essere quantificabili in 5-6.
Quanto basta perché l’Argentina speri di non perdere il suo fuoriclasse, anche se nella Roma c’è chi spera di riaverlo a disposizione per l’ultima partita prima della sosta “mondiale”, cioè quella del 13 novembre contro il Torino. Quasi impossibile, anche perché Paulo non avrebbe alcuna voglia di rischiare una ricaduta. Meglio allora concentrarsi sul Qatar.
La sensazione, infatti, è che l’infortunio avrebbe potuto avere esiti peggiori, ed è per questo che un senso di sollievo ha percorso tutto l’entourage del giocatore. Non è escluso, tra l’altro, neppure che la Joya ricorra ai fattori di crescita – come fanno in tanti – visto che questo potrebbe aiutarlo ad abbreviare l’assenza. Una cosa è certa: lo staff medico della nazionale argentina ha molta fiducia in quello della Roma e così agire in sinergia non sarà affatto un problema.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini