Cristian Volpato: 18 anni, 3 mesi e 4 giorni. Edoardo Bove: 19 anni, 9 mesi e tre giorni. Non era mai successo prima che in una partita di Serie A segnassero due giocatori nati dopo lo scoccare del 2002. La mossa di gettare nella mischia due giovani della Primavera, anzi tre, con Zalewski, a Mourinho è stata dettata più che altro dalla disperazione, non che Mou sia uno di quegli allenatori che i giovani non li vedono proprio, basti pensare all’utilizzo non marginale di un altro 2003, Felix Afena-Gyan. La Serie A resta però un campionato per vecchi.
O, meglio, un campionato in cui i teen-ager, ma anche i ventenni, faticano a trovare spazi per poter emergere e fare esperienza. Pure in una stagione in cui l’età media generale si è leggermente abbassata, i dati raccontano di una distanza importante dal resto d’Europa rispetto all’impiego della meglio gioventù. Nelle 26 giornate disputate finora, sono andati in gol 13 giocatori al di sotto dei 21 anni. Nella Ligue 1 francese gli Under 21 a segno sono stati 29, in Bundesliga 24, in Premier League 16 e nella Liga spagnola 14.
Altra notazione rilevante:dei 16 giovani goleador di Premier League 11 sono inglesi e 6 giocano nelle cinque squadre in testa alla classifica (uno Liverpool e Chelsea, due Manchester United e Arsenal); dei 13 di Serie A 4 sono italiani e solo il milanista Maldini gioca in una fra le prime cinque. Insomma, siamo ancora indietro. È un ritardo che continua a ripercuotersi sulla Nazionale, nonostante i miracoli di Mancini.
FONTE: La Gazzetta dello Sport