Wolfgang Amadeus Mozart nell’agosto del 1772 compose a Salisburgo la sinfonia No. 21 (k.134), un’ode alla gioia dell’attesa e alla fiducia nell’avvenire. Paulo Dybala non sarà un prodigio con le mani, ma con i piedi e una personale medaglia d’oro, quella del Mondiale vinto, non può che essere un prodigio del calcio. Anche lui con l’obiettivo di comporre a Salisburgo la sua speciale sinfonia n°21. Quindi, la sua ventunesima rete nelle competizioni europee per club, un’ode alle sue qualità e a quel talento sul quale Mourinho fa affidamento ogni volta che può per portare la Roma sempre più in alto.
Dopo ventuno presenze con la Roma (sì, proprio 21) Paulo ha già confermato l’investimento fatto in estate sul suo stipendio. I dubbi sulla sua condizione fisica – al netto della prima lesione – sono stati spazzati via da prestazioni chiave per la Roma che con lui ha fatto il vero e proprio salto di qualità. Aspettando Wijnaldum, la Joya è l’unico vero acquisto che ha davvero fatto la differenza tra i titolari della squadra.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi