A Dybala, a caccia di un gol che coroni la prestazione. L’obiettivo della Joya stasera sarà quindi doppio: tornare ad incidere e ad essere decisivo come ai bei tempi, cancellando un digiuno che in Serie A dura oramai da quasi 9 mesi, da quel 9 febbraio scorso, quando su calcio di rigore l’argentino regalò alla Roma il successo di Venezia. Già, perché se poi si va a caccia dell’ultimo gol su azione bisogna andare ancora più a ritroso, al 29 dicembre del 2024, quasi un anno fa, quando Dybala siglò una bella rete a San Siro, contro il Milan.
Il digiuno Certo, di mezzo c’è stato anche quel maledetto infortunio e l’operazione al tendine semitendinoso sinistro che gli ha fatto saltare tante partite (le ultime 9 di campionato della scorsa stagione). E in realtà Dybala ha segnato anche una meravigliosa doppietta anche dieci giorni dopo Venezia, il 20 febbraio, ma in Europa League, nella sfida casalinga contro il Porto, andata del playoff della scorsa stagione.
Ma poi cambia poco la sostanza, in campionato il digiuno è lunghissimo. E Paulo lo vuole appunto interrompere stasera, andando a caccia anche del gol numero 200 della sua carriera. Il che vorrebbe dire, appunto, interrompere un’astinenza che in Serie A dura da ben 256 giorni e in assoluto da 244. Ed un gol stasera sarebbe anche il suo decimo in Europa League (tutti segnati con la maglia giallorossa). (…)
Finora, infatti, ogni volta che è entrato o ha giocato la Joya l’ha fatto dalla parte opposta, a sinistra, per permettere a Soulé di giostrare a destra. E quando non ha giocato lì è andato a fare il falso nove, centralmente, nelle partite contro Torino e Inter. Il futuro Dybala, tra l’altro, vuole tornare a brillare anche per prendere per mano la Roma e portarla là dove merita di stare.
L’argentino ha il contratto in scadenza, le trattative per il rinnovo non sono ancora iniziate e non si sa neanche quando inizieranno. (…). E riprendere a segnare sarebbe già un bel passo avanti… Stadio da sfatare. Tra l’altro, vincere oggi non sarebbe importante solo per Dybala, ma per la Roma in assoluto. Per svariati motivi, ad iniziare dal fatto che la sconfitta con il Lilla ha messo Gasperini nella condizione di non poter sbagliare nulla stasera, considerando poi che i giallorossi saranno attesi da tre trasferte molto insidiose (le due di Glasgow con Celtic e Rangers e quella di Atene con il Panathinaikos) e da due gare casalinghe di cui una assai complicata (contro lo Stoccarda) e l’altra solo sulla carta apparentemente facile (il Midtjylland è secondo in classifica in Danimarca).
In più c’è la questione di un Olimpico che continua ad essere sempre sold out (…), ma che non sembra più il fortino degli ultimi anni (soprattutto con Mourinho e Ranieri). La Roma di Gasp, infatti, finora in casa ha perso tre gare su cinque. Tante, troppe, frutto anche di un sistema di gioco che – per stessa ammissione dell’allenatore piemontese – rende più in trasferta che non in casa. La Roma, infatti, ha più facilità di gioco quando ha spazio per andare e distendersi, rispetto a quando trova avversarie che si chiudono e tolgono spazio.
Come, presumibilmente, farà anche il Viktoria stasera. La compattezza Ma che la partita sia considerata una sfida assolutamente importante lo dimostra anche la presenza ieri all’allenamento sia del direttore sportivo Frederic Massara sia del senior advisor Claudio Ranieri. Un segnale evidente alla squadra, un modo come un altro per far sentire la vicinanza della società, ma anche per responsabilizzare i ragazzi davanti ad una partita che – appunto – non si può sbagliare. Stasera è obbligatorio vincere e Dybala lo vuole fare festeggiando anche con un gol. (…).
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese











