Il tramonto, gli infortuni, gli anni d’oro alle spalle. Il calcio, a volte, è uno straordinario concentrato di verità e luoghi comuni che, impastati insieme, tendono e rotolare verso gli stereotipi. Persino una stella assoluta come Paulo Dybala, in fondo, ha dovuto convivere con etichette che hanno oscillato dal “fenomenale” al “troppo fragile”. Non nascondiamolo: è la Roma che ha creduto in lui più di ogni altro e che adesso ne gode i frutti, dicendo ovviamente che vuole tenerlo. Il “la” dato con la sua rete all’approdo in semifinale di Europa League, d’altronde, è stata solo l’ultima gemma di una collana con 16 perle in 33 partite.
La sensazione è che a fine stagione l’attaccante argentino possa collocare il rendimento che lo aspetta al livello di quello degli anni migliori avuto nella Juventus. Parliamo del 2015-16, tn cui aveva realizzato 22 gol, e del 2017-18, quando era salito addiritttura a 26 centri. Insomma, grazie alla maglia giallorossa, la Joya – ad appena 29 anni e tanti infortuni alle spalle – sta ritrovando una sorta di seconda govinezza che coincide probabilmente con un benessere psicologico che l’ambiente romano gli ha regalato. D’altronde, la famiglia Friedkin con Paulo è stata di parola. Al netto del serrato corteggiamento di Josè Mourinho, l’incontro via video che il general manager Tiago Pinto gli aveva organizzato con Dan e Ryan è stato decisivo nello scegliere il progetto di Trigoria.
Con queste premesse, è ovvio che la Roma voglia blindarlo, cancellando la clausola da 12 milioni che potrebbe renderlo appetibile per l’estero. Per farlo basta solo portare il suo ingaggio da 4,5 milioni a 6 – come già concordato – anche se l’ultima parola spetterà alla Joya che dovrà accettare. Impressioni? Ogni giorno che passa, la voglia di restare dell’argentino cresce sempre di più, soprattutto se a fine stagione arriverà l’agognato approdo in Champions League. Non è un caso che lo stesso Pinto due giorni fa, assediato da bimbi a caccia di autografi e conferme sul futuro di Dybala abbia detto sorridendo: “Ma certo, Paulo resterà con noi“.
Certo, non è una dichiarazione ufficiale da santificare, ma fa capire bene lo spirito che anima la società e che si specchia in quello del giocatore. Non a caso il suo manager Antun ha detto: “In questo momento Paulo ha grande entusiasmo, vuole raggiungere obiettivi importanti con la Roma“.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini