I gol, gli assist, le performance sotto stress. La capacità di cambiare una partita con una giocata. Parametri interessanti per i guru del calciomercato. Ma se è vero che il mondo è cambiato, abbracciando la rivoluzione social, club e procuratori non sono rimasti a guardare. Allora il conto è facile: ci sono 85 milioni di buoni motivi per non perdere Paulo Dybala. Numeri che rendono il numero 21 della Roma uno dei calciatori più influenti al mondo. Un argomento in più da spendere in sede di rinnovo.
Oltre ai numeri, statistiche da influencer, c’è un fattore che sposta la bilancia dal business personale del calciatore verso l’interesse economico di una società: l’engagement. La misura di quanto gli utenti interagiscono con i contenuti pubblicati sui social media. Dybala, così come Salah, sa bene quale sia il valore dei suoi canali social. I calciatori sono asset di loro stessi, a prescindere dalla maglia indossata.
E non è un caso che la Roma su Instagram non sia mai riuscita a pubblicare un contenuto in collaborazione con l’argentino. Sette milioni contro cinquantasette. La parte forte, sui social, non è la società. Ma il calciatore che detta le regole d’ingaggio. Chissà cosa ne pensano i Friedkin. Che, stando a Sky Sport Uk, hanno ben altri impegni: ieri avrebbero chiuso l’acquisto dell’Everton, il secondo club di Liverpool.
FONTE: La Repubblica – M. Juric