Paulo Dybala tornerà a Roma giovedì. Per poi allenarsi soltanto venerdì, alla vigilia della partita contro l’Inter, appena in tempo per salire sull’aereo che porterà la squadra a Milano. La società si sta muovendo per capire se sia possibile accorciare i tempi di viaggio, magari condividendo con le altre squadre italiane interessate un volo charter che decolli dagli Stati Uniti subito dopo la partita.
Non è la situazione ideale. Ma poteva andare peggio. Quando Dybala si è fermato nel riscaldamento contro l’Atalanta, Mourinho ha temuto di perderlo per un mese. Rinunciando all’Atalanta, Dybala si è garantito un futuro clinico più sereno.
Del resto nella Roma che produce più occasioni da gol di tutti ma non riesce a segnare il suo contributo è insostituibile: 5 gol su 8 sono venuti dal suo piede, tra tiri in porta e assist. La squadra senza Dybala perde talento e imprevedibilità. Di conseguenza è meno efficace nelle aree di rigore avversarie. Per questo è stato chiamato, a questo tornerà a dedicarsi una volta rientrato a Trigoria.
Ovviamente, come dall’altro lato del campo il collega Lautaro Martinez, non sarà al cento per cento della condizione psicofisica a San Siro. In questi giorni ha svolto solo allenamenti personalizzati, senza forzare, anche dopo un colloquio con i medici della Roma. Ma dopo l’estate turbolenta, in cui l’Inter lo ha sedotto e abbandonato, è immaginabile che le sue motivazioni siano altissime per il primo confronto diretto. All’Inter ha già segnato 4 gol in 17 partite con la maglia della Juventus, l’ultimo dei quali proprio a ottobre nello scorso campionato.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida