Appena arrivato alla Roma ha detto: “In caso di gol alla Juve non esulterò”. Alla vigilia del suo ritorno a Torino, però, Paulo Dybala ha voluto chiarire: “Sono convinto che sarà un grande spettacolo… e io darò il massimo per vincere“. Il passato non si cancella, insomma, ma il presente conta di più. Juventus-Roma arriva troppo presto per essere già una sfida decisiva, però è e resta un big match. È la partita di Allegri contro Mourinho, uniti dalla voglia di vincere sempre e comunque, stella polare della loro carriera.
Ma è la partita di Paulo Dybala che torna davanti ai tifosi juventini dopo 7 stagioni, 283 presenze (202 in serie A, 53 in Champions League e 28 nelle coppe nazionali e 113 gol: 68 all’Allianz Stadium, nessun bianconero ne ha segnati di più), 5 scudetti, 4 Supercoppe italiane, 3 Coppe Italia.
Numeri che non sono bastati a mettere nero su bianco il rinnovo di contratto: hanno pesato di più gli 83 giorni in cui non è stato disponibile per infortunio. Allegri lo ha ricordato con affetto: «Insieme abbiamo passato anni straordinari: alla Juventus è cresciuto, è diventato il giocatore che è”.
Mou lo ha rincuorato anche se, come Abraham, non ha ancora trovato la via del gol: “Ha la faccia di un bambino ma non lo è. Mi aspetto da lui una partita normale, magari con un po’ più di emozione prima e dopo. Da lui non mi aspettavo di più in questo momento. Negli ultimi due anni ha avuto infortuni e poca continuità, non ha fatto la prima parte della preparazione con noi perché è arrivato dopo ma sta benissimo anche se non ha ancora 90 minuti nelle gambe. Lo vedo con buona disposizione, lavora perla squadra, mette le sue qualità al servizio dei compagni”.
Dybala si è affidato a Instagram: “Sarà una partita piena di emozioni: tornare in una città dove ho tanti amici e giocare nello stadio dove ho vissuto bei momenti e condiviso trofei con i tifosi bianconeri che mi hanno fatto sentire a casa per 7 anni! Questa volta però lo farò con la maglia della Roma e darò il meglio di me per far felici i tifosi giallorossi, straordinari e pieni di passione verso il calcio, che mi hanno accolto benissimo dal primo giorno”.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri