Nella gara di andata all’Olimpico contro l’Udinese, Edin Dzeko cominciò a mandare i primi segnali della sua rinascita con un rigore procurato ed il primo centro della sua fin qui esaltante stagione. Un girone dopo, il centravanti bosniaco è riuscito a convincere Luciano Spalletti a suon di gol – 18 in totale, 13 in serie A e 5 in Europa League – e di prestazioni. Quella di Marassi della settimana scorsa è stata l’esempio di cosa il tecnico gli chiede: rifinitore, centrocampista aggiunto nel finale, terminale offensivo che avrebbe meritato la gioia del gol se Perin prima e il palo poi non si fossero messi in mezzo tra lui e la gloria. Oggi pomeriggio ad Udine vuole tornare ad essere decisivo in trasferta in campionato, ottantuno giorni dopo l’ultima volta, il 26 ottobre a Reggio Emilia: con il Sassuolo realizzò una doppietta, impresa che lontano da Roma gli è riuscita anche a Napoli e a Vienna (3 novembre) in Europa League. Non che viva il gol come un’ossessione, ma tornare a mettere il suo nome sul tabellino sarebbe sinonimo di vittoria: tutte le volte che ci è riuscito la Roma ha conquistato i tre punti, farlo oggi darebbe una bella spinta alle ambizioni giallorosse e consentirebbe alla formazione di Luciano Spalletti di bissare, dopo Genova, una vittoria in trasferta come non gli succede dal doppio impegno contro Napoli e Sassuolo.
Senza gli infortunati Perotti e Florenzi, con Salah in Coppa d’Africa, Ruediger e De Rossi squalificati, Spalletti avrà scelte obbligate in quasi tutti i reparti. A cominciare dalla difesa, che sarà a tre con Fazio a dettare i tempi, Manolas al rientro e Juan Jesus confermato dopo la bella prestazione di Marassi. In mezzo al campo tornerà titolare Leandro Paredes: l’ultima volta in campionato gli capitò contro i suoi ex compagni dell’Empoli (30 ottobre) mentre in Europa League nella vittoria casalinga contro il Viktoria Plzen, il 24 novembre. L’argentino farà coppia con Kevin Strootman mentre sulle fasce ci saranno Bruno Peres ed Emerson Palmieri («Gli si chiede di essere Candela, oggi ancora non è così forte ma lo diventerà» ha detto ieri Spalletti). Alle spalle di Dzeko agiranno Nainggolan ed El Shaarawy, che sarà il sostituto di Perotti. Solo panchina per Francesco Totti, che ha nei friulani la propria vittima preferita dopo il Parma: agli emiliani ha segnato 20 gol in carriera, con l’Udinese si è fermato a 16 in 31 gare tra campionato e Coppa Italia. Se Spalletti dovesse averne bisogno, con lui andrebbe sul sicuro.