«Copriti bomber, fa freddo». Edin Dzeko ha il piumino slacciato, la faccia pallida e un cappello di lana in testa quando scende dal pullman per entrare alla stazione Termini. I tifosi lo incoraggiano prima che salga sul treno ma lo sguardo del giocatore dice molto su ciò che accadrà: la febbre è scesa ma non è passata e gli concederà al massimo di andare in panchina. Dzeko ieri mattina si è presentato a Trigoria, ha fatto una visita e un blando allenamento, poi ha dato la disponibilità a Fonseca. Ha chiesto lui di partire con la squadra per Milano. Ma contro l’Inter, una partita ad alto coefficiente d’intensità, potrà giocare venti-trenta minuti. Non di più. E lo farà soltanto se starà meglio. Se si sentirà ancora debilitato, resterà addirittura in albergo.
Inter-Roma, ecco Zaniolo E così, da un interista mancato, il testimone del centravanti passa a un interista scartato. Perché dovrebbe essere Nicolò Zaniolo a giocare come prima punta, nella posizione di falso nove. Al rientro dopo la squalifica, Zaniolo è carico a mille. Mira a farsi rimpiangere dalla dirigenza che, con il permesso di Spalletti, lo ha lasciato andare alla Roma nell’ambito dell’affare Nainggolan. Nello scorso campionato Ranieri lo schierò solo nel secondo tempo a San Siro, ricevendo in cambio una partita svogliata e inconcludente. Stavolta il peso dell’attacco della Roma cade in buona parte su di lui, che anche ieri mattina è stato provato come centravanti. L’opzione Kalinic, che sarebbe stata scelta in situazioni normali, non appare praticabile viste le condizioni ancora non perfette dell’attaccante di riserva.
Roma, ecco chi rientra Mkhitaryan non gioca titolare da oltre due mesi: l’ultima volta, a Lecce, produsse il passaggio vincente per il gol decisivo di Dzeko. Con gli ultimi due spezzoni, tra Istanbul e Verona, ha convinto Fonseca a concedergli più spazio. Lo stesso è successo a Perotti, che in questa stagione è stato schierato dall’inizio soltanto contro il Milan e non ha mai giocato più di 55 minuti per volta. In ogni caso stavolta la panchina è piena di risorse alternative. Oltre a Dzeko, sono pronti a entrare in scena anche Ünder e Florenzi.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida