Edin Dzeko e la Roma sono entrati nella fase più bella di una storia d’amore: quella della consapevolezza. Dopo essersi scelti, adorati, poi sopportati, quasi detestati e per qualche attimo divisi. E’ accaduto due volte: nel gennaio 2018 per volere di Monchi che lo aveva praticamente ceduto al Chelsea prima del rifiuto secco del bosniaco. E un mese fa quando tutte le strade sembravano portare all’Inter di Conte.
In questo caso è stata la Roma a far riflettere Edin grazie al lavoro di Petrachi e soprattutto di Fonseca che lo aveva indicato da subito come incedibile. L’attaccante da 300 e passa gol in carriera ora è qualcosa più del bomber di una squadra votata al gioco offensivo. E’ un leader, è l’anima di un gruppo rinnovato e guidato proprio dal duo dei Balcani formato da Dzeko e Kolarov.
Niente più faccia triste e già due gol in campionato per Edin che domani sera inizierà un’altra corsa verso un record che sembrava intoccabile: quello di miglior marcatore della storia della Roma in Europa. Al momento il trono è ancora di Totti che primeggia con 28 gol così distribuiti: 16 in Champions, 11 in coppa Uefa e uno in Europa League.
Dopo di lui però c’è solo Dzeko che segue a ben 23 lunghezze: 15 in Champions e 8 in Europa League. Dieci sono arrivate al fianco di Totti, ovvero quando lo storico capitano ancora era calciatore (intanto, la sua squadra Totti Sporting club è entrata a far parte della Lega nazionale calcio a 8).
I due si stimano tanto che Francesco ha dedicato un post ad Edin dopo il rinnovo di un mese fa. Forse farà meno male quindi un eventuale sorpasso anche perché segnare 5 gol per il bosniaco contro avversari del calibro di Basaksehir o Wolfsberg non sarà certo un’impresa.
Dzeko è peraltro un esperto della competizione avendo vinto il titolo di capocannoniere d’Europa League nel 2017 con 8 gol. In quasi 100 anni di epopea giallorossa solo Piedone Manfredini (due volte nella vecchia Coppa delle Fiere), Lojacono e Voeller (in coppa Uefa nel 1990) avevano ottenuto un riconoscimento del genere.
Il nome di Dzeko è già quindi nella storia del club dove potrebbe restare anche una volta appesi gli scarpini al chiodo (il suo contratto scade nel 2022). Nel ruolo di dirigente visto che l’attaccante si è laureato lo scorso anno in Management dello sport.
Le parole (da applausi) contro il razzismo sono solo un antipasto. La splendida moglie Amra (anche lei leader delle Wags giallorosse) ne sarebbe felicissima visto che a Roma si trova alla meraviglia come dimostrano le diverse foto in giro per la capitale con tanto di cuori e frasi d’amore per la città Eterna. «Voglio far crescere i miei figli qui», ha detto recentemente mamma Amra che fu determinante nel mancato passaggio del marito al Chelsea.
FONTE: Leggo – F. Balzani