Da ieri Thomas Vermaelen è ufficialmente un giocatore della Roma, prestito gratuito con diritto di riscatto (circa 10 milioni di euro, per il belga un ingaggio da tre milioni più bonus). «È un nuovo inizio, non vedo l’ora di giocare e vincere più partite possibile. Totti? Lo ammiro», le sue prime parole in giallorosso. Ora la dirigenza romanista si concentrerà sulle rifiniture. In primis un terzino destro, forse italiano.
LE OPZIONI – Ieri la Roma ha consegnato la lista Champions all’Uefa per il playoff con il Porto (preso Depoitre, attaccante belga di 27 anni), lista che potrà essere ritoccata successivamente per gli eventuali gironi. Ad oggi, però, ci sono solo 3 giocatori di formazione nazionale (Seck, El Shaarawy e Nainggolan) invece dei 4 previsti, così se la Roma vorrà inserirne uno nuovo entro il 16 agosto potrà farlo solo se sarà italiano. Da sempre Sabatini ha un debole per De Sciglio, ma dopo il buon Europeo il Milan parte da una base di almeno 20 milioni. Difficile su queste basi, più facile uno scambio con Paredes, anche se l’argentino ha guadagnato la stima di Spalletti. Un’altra pista porta a Darmian, neanche in panchina con lo United nel Community Shield. Tra gli stranieri restano invece caldi i nomi di Manquillo (Atletico) e Widmer (Udinese). Sabatini intanto ha rivisto gli agenti di Diawara, ma l’operazione nel caso è legata all’uscita (dura) di Paredes.
SOCIETÀ – Intanto dal Milan filtra da più fonti come il direttore organizzativo Umberto Gandini abbia in mano un’offerta importante della Roma e possa diventare presto il nuovo a.d., notizia che però ieri non ha trovato conferme giallorosse. Giovedì, infine, alle ore 18 amichevole (non aperta al pubblico) con il Fondi a Trigoria.
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