Se c’è qualcosa che manda in bestia Mourinho è aver segnato due gol e non aver vinto la partita, figurarsi perderla. In queste ultime due giornate è successe due volte, due volte 3-2. La situazione va monitorata ed è giusto che tutti si prendano la propria responsabilità: i giocatori hanno sbagliato, ma anche lo Special One. La Roma ha giocato una partita coraggiosa e poteva pareggiare visto che Reina è stato tra i migliori in campo.
Bene ha fatto Mourinho a rincuorare la squadra riunita in mezzo al campo dopo il fischio finale. In tutti e tre i gola la Roma si è fatta trovare impreparata e questo non può capitare a una squadra di Serie A. Sbagliato il posizionamento di Mancini e Ibanez sull’1-0; Veretout non ferma la ripartenza di Immobile e Ibanez cerca la palla e non Pedro sul 2-0; dopo la palla persa nessuno contrasta Luis Alberto che fa partite Immobile verso il 3-1.
In tutti e tre i casi la Roma paga una squadra troppo lunga in campo. Poco convincenti anche le scelte di Mourinho. Vina, rientrato da un infortunio, è stato asfaltato da Felipe Anderson e non è mai sembrato in condizioni sufficienti da poter giocare un derby. Le scelte di Mkhitaryan ed El Shaarawy sulla sinistra ha reso la squadra troppo leggera e in balia delle ripartenze della Lazio. In poche settimane Mourinho ha dato una nuova mentalità: la squadra combatte anche nelle situazioni più difficili. Per darle una solida organizzazione, soprattutto in difesa, servirà più tempo.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri