La Roma ha perso i leader difensivi ma ha ritrovato l’antica solidità. E ora che sta per tornare Smalling, chissà, i numeri potrebbero migliorare ulteriormente. La partenza di Ibañez (oltre che il lungo stop di Kumbulla), a detta di Mourinho, ha lasciato un buco. È andato via un calciatore che – al di là di qualche grossolana amnesia – garantiva velocità e recuperi.
L’arrivo di Ndicka non è stato compensativo: l’ivoriano è un difensore diverso e il suo inserimento è andato a rilento. Smalling si è presentato ai nastri di partenza non in condizioni accettabili e 11 settembre, Roma-Milan, è l’ultima volta che lo abbiamo visto in campo. (…)
Domenica è tornato Llorente, tra domani con lo Slavia e domenica con l’Inter rivedremo Smalling e proprio a San Siro sarà l’esame vero, contro l’attacco esplosivo Thuram-Lautaro. Questo trend ha consentito alla Roma di vincere la Conference e di arrivare in finale di Europa League (basti ricordare come i giallorossi hanno difeso nella semifinale di Leverkusen l’1-0 dell’andata), ma mai di finire tra le prime quattro in campionato.
Con una difesa così, più Lukaku e Dybala in avanti, il traguardo non sarebbe impossibile. Ma domani si riparte dalla Coppa.
FONTE: Il Messaggero
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