L’effetto Mou che ha scatenato la collezione di sold out giallorossi viaggia sulla strada che porta a Pietralata, a quel “vuoto” urbano che potrebbe diventare la nuova casa della Roma, di tutta la Roma. Ma non solo. Perché il tentativo è quello di mettere a disposizione della città uno spazio fruibile da tutti. I 528 milioni di investimento sono la scommessa più grande che i Friedkin vogliono compiere: il progetto è partito forte, e anche se nelle ultime settimane c’è stato un rallentamento, il fantasma di Tor Di Valle e delle sue mille frenate fino alla resa definitiva, è ancora a distanza di sicurezza.
In molti, sindaco Roberto Gualtieri in primis, sono convinti che il passaggio della “pubblica utilità” possa arrivare fra fine aprile e inizio maggio. Anche Ferdinando Bonessio, il presidente della commissione sport, che aveva detto che “non sarebbe stato un dramma se per il 2027, anno del centenario, invece di disputare la partita inaugurale del nuovo stadio, si fosse ufficialmente proceduto alla posa della prima pietra”, chiarisce lo spirito di quella battuta. “Volevo dire che la scadenza del centenario non può ignorare l’esistenza di alcuni problemi. Si tratta di un terreno edificabile e non è previsto un aumento delle cubature rispetto a quanto indicato dal Piano Regolatore. È naturale che si debbano studiare ed approfondire tutta una serie di tematiche, per esempio sulla possibilità che lo stadio possa essere raggiunto con i mezzi pubblici. Rafforzando quindi sia il treno regionale che arriva alla Stazione Tiburtina, sia le corse della metropolitana”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport