L’onda lunga dell’entusiasmo per la vittoria della Conference travolge anche l’esordio stagionale casalingo della Roma in Europa League. Dopo la trasferta di Empoli, arriva quindi un altro sold out all’Olimpico, con più di sessantamila spettatori previsti. Quinto “tutto esaurito” consecutivo in questo avvio stagione, domenica con l’Atalanta sarà il sesto. Di certo, il pienone di questa sera è il più inaspettato di tutti. L’avversario, e la partita di giovedì sera al le 21 con doppia diretta tv tra Sky e Dazn, non faceva pensare a un Olimpico di nuovo al completo. La Roma sa, che per l’ennesima volta, quindi, i tifosi le saranno accanto e questo, oltre che un piacere, è anche una responsabilità.
Perché avere dietro una tifoseria che, dalla scorsa primavera, tra casa e trasferta, riempie lo stadio di casa e i settori ospiti d’Italia e d’Europa non è un aspetto da sottovalutare. E nessuno a Trigoria lo fa. Il merito è, naturalmente, della società, che sta facendo una politica dei prezzi non solo competitiva, ma adatta a una tifoseria che non vede l’ora di andare allo stadio. Ma va riconosciuta una buona parte di merito anche a Mou e ai giocatori che, da oltre un anno, anche nelle sconfitte più brucianti, hanno sempre dimostrato attaccamento alla maglia e ai tifosi.
Sembra scontato, non lo è, considerando che nel passato, anche recente, i tifosi venivano considerati più clienti che reali sostenitori. E questo si avvertiva perché, oltre allo zoccolo duro, il resto dell’Olimpico era assente e distante. Sarà un ottobre molto caldo per i romanisti: sabato uno la partita contro l’Inter, poi a metà mese la partita più dura del girone di Europa League, quella in casa del Betis Siviglia, e a fine mese quella in Finlandia contro l’Helsinki.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli