È ancora un’opzione, solida e motivata. L’abbiamo visto poco perché ha smarrito un mese per infortunio ma da ora in poi, forse già dalla partita di Genova, può tornare a sfrecciare sulla fascia. Stephan El Shaarawy conosceva le regole del gioco, in estate, quando ha deciso di rimanere alla Roma: sarebbe partito nelle retrovie, lottando per ogni centimetro di spazio. Lo ha accettato.
Però, i problemi sulle fasce e l’assenza prolungata di Dybala gli restituiscono un’occasione: avanzare tra i ballerini della prima linea. Nella scorsa stagione Mourinho lo utilizzava quasi come esterno a sinistra. Proprio a Marassi, contro il Genoa, giocò una delle migliori partite per applicazione difensiva, evitando con una diagonale perfetta il gol di Sturato. Ma il solito, maledetto infortunio muscolare lo ha fatto uscire di scena sul più bello.
Quest’anno, con il recupero di Spinazzola e la mancata cessione di Vina, El Shaarawy doveva essere il quinto-sesto uomo del tridente d’attacco: nelle prime quattro di campionato è sempre entrato e mai ha fatto pentire l’allenatore di averlo scelto. Purtroppo si è bloccato contro il Monza il 30 agosto e da quel momento non ha più messo piede in campo in Serie A, fermandosi a soli 117 minuti giocati. Contro la Sampdoria, non lontano dalla sua Savona, potrebbe giocare per la prima volta da titolare.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida