Domani a Vienna (partenza questa mattina dall’aeroporto di Fiumicino alle ore 10.30) e con il Bologna domenica con soli quattro difensori di ruolo a disposizione. Dopo il ko di Manolas, operato al setto nasale nella giornata di lunedì, ieri è arrivato il responso degli esami strumentali eseguiti da Emerson. Confermata la lesione di primo grado al soleo sinistro: la prognosi oscilla tra le due e le tre settimane. Appuntamento, quindi, a dopo la sosta, quando tornerà a disposizione anche il greco. A conti fatti, Spalletti sia in Europa League che nel prossimo turno di campionato, si ritroverà con un terzino (Peres) e 3 centrali: Fazio, Juan Jesus e Ruediger, alla seconda convocazione dopo uno stop di 4 mesi. Quali saranno le scelte del tecnico, già si può essere certi che la difesa che sarà varata contro l’Austria Vienna sarà inedita.
Anche qualora Lucio decidesse in extremis (ipotesi da non scartare) di abbassare De Rossi in una linea a tre (con Peres alzato in mediana a destra, in quello che è il suo ruolo naturale) per tenersi un cambio difensivo in panchina, insieme i tre non hanno mai giocato. Una difesa inedita che dovrà cercare di sovvertire due tabù. Il primo vuole la Roma subire almeno una rete per 33 volte nelle ultime 35 gare europee (negli ultimi 7 anni, soltanto il Bate Borisov e l’Astra Giurgiu non sono riusciti a segnare ai giallorossi). L’altro che vuole la Roma non vincere in campo esterno (tra Champions e Europa League) da un anno e mezzo. L’ultimo successo risale infatti al 26 febbraio del 2015 contro il Feyenoord a Rotterdam per 2-1, con le reti di Ljajic e Gervinho. Poi sconfitta col Real Madrid e pareggio con il Porto in Champions e due pareggi con Fiorentina e Viktoria Plzen nell’ex coppa Uefa.