E la chiamano estate. Quella che si prospetta rivoluzionerà le abitudini di tutti. E il calcio non farà eccezione. Mentre ancora si naviga a vista sulla ripresa dei campionati, che dovrà necessariamente tenere conto dell’emergenza sanitaria, cominciano a farsi sempre più probabili le deroghe di Fifa, Uefa, federazioni e leghe sulla deadline del 30 giugno. Data convenzionalmente utilizzata per indicare il termine della stagione agonistica, con tutti i suoi corollari.
A partire dai contratti dei tesserati e dai prestiti di giocatori. I macro-scenari al momento sono due, con una serie di possibili conseguenze su entrambi: si torna a giocare in data da destinarsi, posticipando tutti i tornei e prorogando le varie scadenze; oppure si tiene conto delle classifiche maturate al momento dello stop per stabilire le squadre qualificate alle prossime coppe europee. Nel primo caso, dovrà essere necessariamente stilata una proroga, che avrà ripercussioni anche sul mercato.
Tanto per immaginare un panorama allo stato attuale: senza dilazione, la rosa della Roma dal fatidico 1° luglio in poi non potrebbe contare su Smalling, Mkhitaryan e Kalinic, ingaggiati in prestito. Mentre avrebbe nuovamente a disposizione tutti i calciatori ceduti a titolo temporaneo, a partire da Florenzi, l’ultimo dei partenti in ordine di tempo. Sempre che intanto non si intervenga con i riscatti, su entrambi i versanti. Ipotesi difficile da realizzare al momento, con un mercato più bloccato che mai e tutti gli interrogativi possibili sul futuro ancora aperti.
FONTE: Il Romanista – F. Pastore