Calma e gesso verrebbe da dire. Perché all’indomani della ufficializzazione della proposta economica milionaria di Friedkin che porterà alla cessione della Roma da Pallotta al magnate texano, nella capitale si è già fatto e detto di tutto. Da come verrà strutturata la società del futuro, a quale sarà il nuovo allenatore ai più disparati colpi di mercato. Inevitabile, perché l’euforia innescata dal passaggio di proprietà che metterà la Roma nelle mani di un multi miliardario, è umana e per certi versi comprensibile. Ma da qui a dare già per scontati alcuni passaggi, ruoli e profili ce ne vuole.
Ora è il momento di restare calmi, di avere pazienza ed aspettare che ogni tassello vada al suo posto: perché nulla si fa in due giorni, tantomeno la cessione di un club strutturato com’è attualmente la As Roma. L’etere romano ieri è letteralmente impazzito in cerca dei rinforzi da portare a Roma a gennaio in vista dell’arrivo del nuovo «Zio d’America». Ma l’effetto non sarà così immediato, perché molto probabilmente per la chiusura della finestra del mercato di gennaio, l’operazione potrebbe non essere ancora conclusa del tutto.
Una volta messa nero su bianco l’offerta economica, vanno scritti i contratti che faranno su e giù sopra il cielo dell’oceano per firme, veifiche e approvazioni: insomma di tempo per l’insediamento vero e proprio di Friedkin a Roma ce ne vorrà ancora molto. Intanto il popolo giallorosso sogna e spera di poter finalmente tornare a sorridere, vincere qualcosa e non avere solo tra le mani una bella bandiera da sventolare. A proposito di bandiere al momento appare piuttosto improbabile qualche clamoroso ritorno, ma nello sport come nella vita, non si può mai dire mai…
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini