«Ha ragione Fink. Noi vogliamo vincere. Se lui si accontenta, noi no». Spalletti mostra il petto e replica all’allenatore tedesco dell’Austria Vienna. La Roma non è qui per il pari. Anche se la difesa perde un interprete al giorno. Fazio, in campo all’Happel Stadion solo per un allenamento differenziato, rischia di essere il 7° indisponibile del reparto, aggiungendosi a Vermaelen, Manolas, Florenzi, Emerson, Seck e Mario Rui (che non è nella lista Uefa): «Ha un trauma al polpaccio destro: potrebbe essere rischioso farlo giocare. Menomale che la rosa è stata allestita per non avere problemi lì dietro. E mi fido di chi è qui. De Rossi può arretrare, lo ha già fatto. L’opzione gli può dare un’apertura importante per il futuro. Sono, insomma, nelle condizioni di poter mettere una formazione di tutto rispetto. Ho affrontato tante gare con molti giocatori infortunati. Mi ricordo solo di quelli che c’erano. Chi è a casa non può far gol. In attacco mi tengo un dubbio».
Lucio torna sul black out dell’andata: «La gara dell’Olimpico ci ha insegnato diverse cose: certi errori non sono da ripetere. Ma la Roma è molto cresciuta negli ultimi tempi. Sento che i calciatori respirano un’aria differente, non accettano di non vincere una gara come quella di Empoli. Più che parlarne è un ringhiare sulle motivazioni del mancato successo. Appartiene a tutto il gruppo e non solo a chi ce l’ha nel dna. Come Strootman, che partirà dall’inizio». Rudiger, invece, è pronto per il 2° match di fila da titolare: «Sono felice di essere tornato e di giocare nella Roma».