Un infortunio non permette al giocatore strappi alle regole, anzi, lo costringe ulteriormente a rimanere concentrato, fresco, lucido per tornare in campo nel minor tempo possibile. Ecco perché il comportamento di Felix Afena-Gyan proprio non è piaciuto alla Roma, soprattutto a Mourinho che lo aveva portato in prima squadra a ottobre. Felix, il cui comportamento in questi mesi è stato esemplare, sabato scorso ha commesso un passo falso, andando in discoteca con amici nonostante l’appello della società ad evitare ogni tipo di evento, in locali affollati o a feste fino a tarda serata.
Anche in virtù del malumore che si era creato appena una settimana prima per l’uscita di Zaniolo ed El Shaarawy dopo il pareggio contro il Verona. Il diciannovenne ghanese invece ha scelto la serata, di divertirsi con gli amici in una famosa discoteca del quartiere Eur, con tante persone (e poche mascherine), rientrando a casa alle prime luci del mattino.
La Roma lo ha scoperto, e non è stata affatto contenta. A cominciare da Mourinho che su di lui ha puntato, anzi, ci ha messo la faccia facendolo giocare con regolarità e a volte preferendolo ad altri attaccanti con ben più esperienza. Ma non solo, con lui aveva trascorso anche qualche ora a Capodanno, gli aveva regalato le famose scarpe da 800 euro che Felix tanto voleva, trattandolo quasi come un “figlioccio” che sta crescendo e maturando dopo le tante difficoltà del passato. (…)
Non è servito molto tempo al club per scoprire l’accaduto, Mourinho e il suo staff, dopo il giorno di riposo concesso lunedì, hanno deciso ieri di non far allenare Felix con la prima squadra (è stato aggregato il giovane Persson) ma di rispedirlo in Primavera dopo ben cinque mesi. Mourinho su di lui ha scommesso e ci ha puntato forte, ecco perché questa bravata lo ha deluso, ecco perché è servita la tirata d’orecchie per spiegare la lezione.
Non è ancora chiaro se Felix resterà per un po’ di tempo con la Primavera o se tornerà ad allenarsi con la prima squadra da subito, sicuramente il ragazzo avrà capito di aver sbagliato e non commetterà più questo tipo di ingenuità. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi