Sussurri e grida. Allusioni e timori. Per questo ci sono notti in cui ci si sveglia e non si riesce a prendere più sonno perché ci si chiede: “Avrò preso la decisione più giusta?”. Vale per il calcio così come per le storie d’amore, ambiti che a volte possono anche finire per coincidere.
Ecco, alla Roma adesso possono dormire sonni tranquilli. Se l’arrivo di Paulo Dybala da svincolato già al momento della firma del contratto aveva le stimmate dell’affare, adesso la santificazione può dirsi cominciata.
Le qualità tecniche del giocatore, naturalmente, nessuno le aveva mai messe in discussione, ma è inutile nascondere come l’attaccante argentino avesse un percorso “storico” di infortuni che facevano temere una navigazione stagionale piena di “stop and go”.
Proprio le garanzie che stanno arrivando su queste fronte per la Joya, perciò, sembrano essere il seguito ideale alla storia cominciata dai diecimila che all’Eur, a fine agosto, lo hanno accolto come l’ultimo imperatore di una città orfana di una stella calcistica dal giorno dell’addio di capitan Totti.
Messa in ghiacciaia per il momento tutta la Grande Paura relativa agli infortuni, per l’argentino non resta che il dato puramente tecnico, e in questo senso basti pensare che degli attaccanti della Roma al loro primo anno, mettendo insieme gol segnati e assist forniti, solo Gabriel Batistuta ha avuto un impatto superiore in maglia giallorossa. In otto partite disputate (e neppure tutte per intero), la Joya infatti ha realizzato quattro gol e fornito due assist.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini