Si avvicina il momento delle firme tra Pallotta e Friedkin, segnalato a Londra negli ultimi giorni. I legali dei due uomini d’affari hanno affrontato e risolto tutte le questioni negoziali e, dopo lo scambio delle bozze, è iniziata la stesura dei contratti dell’operazione, che complessivamente avranno una lunghezza di 500 pagine, allegati compresi.
Ogni possibile ostacolo che era sorto è stato superato e, per il passaggio della proprietà della Roma, verranno rispettati i tempi stabiliti dopo gli incontri andati in scena negli uffici dell’Eur: si entra nella seconda metà di febbraio ed è perciò arrivata la fase clou della trattativa che porterà al signing con il Gruppo Friedkin.
Le firme sul contratto preliminare saranno probabilmente apposte negli Usa (si valuta anche l’ipotesi di firmare a Londra) e partiranno poi tutte le procedure – compreso il deposito dei soldi in garanzia – che richiederanno almeno altri due mesi per il closing definitivo. Come detto non è emersa alcun tipo di problematicità e c’è una condivisione formale delle singole clausole contrattuali: il prezzo finale sarà più chiaro soltanto al termine dell’attuale stagione calcistica, visto che sono stati fissati diversi premi in base ad alcuni obiettivi.
Niente può ormai compromettere la trattativa ed entro pochi giorni, grazie ad un advisor finanziario indipendente, si troverà una soluzione giuridica anche per i 79 milioni di euro di finanziamenti erogati da Pallotta: il futuro proprietario della Roma preferirebbe pagarli a parte per non vedere impennato il prezzo dell’Opa.
FONTE: Il Tempo