L’effetto-Mou non risparmia nemmeno la semifinale di ritorno di Europa League. Il match di questa sera, più che invogliare all’impresa appare una semplice tappa di avvicinamento all’inizio della prossima stagione. Fonseca è già un ex: la vigilia è mesta e apparentemente rassegnata. Non ingannino le parole del tecnico: «Bisogna essere onesti, ovviamente non sarà facile vincere per 4-0.
Ma nel calcio ho visto e vissuto tante cose, non esiste niente che sia impossibile. Io ci credo». Lo stadio vuoto, l’addio anticipato di Paulo, l’attesa per il futuro, il passivo rimediato all’Old Trafford: tutto sembra remare contro.
L’entusiasmo che una settimana fa aveva accompagnato tra due ali di folla la squadra in partenza, è riversato in queste ore sui social e nelle radio locali immaginando la Roma di Mourinho. Eppure questa sera si gioca. Per quella che sembra una scalata a mani nude dell’Everest, Fonseca si presenta con una squadra decimata.
Unico dubbio se giocare o meno con le Dzeko e Mayoral insieme: «È una possibilità», il solito refrain della vigilia. Se in città c’è chi si augura che l’effetto-Mou possa indurre qualche calciatore a dare qualcosa in più in vista della prossima stagione, l’ipotesi (giustamente) viene rimandata al mittente da Ibanez: «Giocheremo per metterci in mostra con Mourinho? No, noi giochiamo per noi e per la maglia. Nel calcio niente è impossibile, proveremo a compiere la rimonta».
FONTE: Il Messaggero – S. Carina