Questa volta Paulo Fonseca può sorridere. La rabbia del post partita contro il Cagliari, l’amarezza successiva al rigore inesistente assegnato al Moenchengiadbach possono essere emozioni da accantonare, ritrovando finalmente l’entusiasmo e la gioia all’Olimpico. Ai di là del risultato, la Roma ha impressionato per la prestazione arrivata con una squadra che più corta non si può.
Il tecnico portoghese si coccola i suoi ragazzi capaci di reagire dopo un periodo tutt’altro che fortunato; «I giocatori hanno fatto una bellissima partita. Hanno lottato molto. Devo dire che non è facile in questo momento fare tre partite in una settimana ma i giocatori hanno meritato questo risultato. Abbiamo fatto una buono partita creando 4 o 5 occasioni, ma in certi momenti è necessario soffrire».
Il gol della vittoria è arrivato dal piedi di Zaniolo, alla seconda segnatura consecutiva. Sembra quasi una risposta del ventenne giallorosso alle critiche ricevute in settimana da Fabio Capello: «Penso che le sue parole non abbiano influenzato, Zaniolo ha fatto una bellissima partita e ha fatto un gol importante per noi».
Fonseca si gode anche Edin Dzeko a segno anche con la maschera: «Sono molto contento per il gol di Dzeko, non è facile giocare con questa maschera. La visione non è perfetta e il gol è arrivato proprio di testa. È un grandissimo giocatore e, oltre al gol, ha lavorato tantissimo in fase difensiva aiutando tutta la squadra».
Il tecnico portoghese ha spiegato il motivo per cui Florenzi è rimasto in panchina: «Florenzi non ha nessun problema fisico, tenerlo fuori è stata una scelta tecnica. L’entrata di Santon è servita per controllare la spinta del loro terzino sinistro. Pastore ha fatto una bellissima partita sia in chiave offensiva che difensiva, dimostrando tutta la sua qualità e la sua professionalità». Particolarmente positivo l’approccio alla partita di Cetin: «L’intenzione è quella di farlo giocare di più, tra l’altro è un difensore centrale che può giocare come terzino».
Per il tecnico continua il tour de force con la trasferta di Udine mercoledì alle 21 e il big match contro il Napoli in programma sabato alle 15 all’Olimpico: «Non credo sia giusto giocare mercoledì alle 21 e sabato alle 15. Non abbiamo neanche 72 ore tra una partita e l’altra, almeno le 72 ore di riposo dovrebbero essere rispettate. È normale che la squadra sia stanca».
FONTE: Il Tempo – F. Schito