È mancato solo l’acuto agli uomini di Paulo Fonseca per festeggiare alla Scala del calcio. La Roma si è presentata a San Siro con grande personalità, tenendo testa all’Inter di Antonio Conte, fallendo però nei metri finali. Orfana di Dzeko per più di 65′, con Zaniolo reinventato come falso nove, la squadra giallorossa non è riuscita a concretizzare quanto di buono costruito: «Negli ultimi metri – ammette il tecnico lusitano – abbiamo sbagliato le decisioni finali ma abbiamo fatto una buona partita. La nostra intenzione era giocare a viso aperto e ci sono stati momenti in cui siamo stati in totale controllo della partita. Le occasioni dell’Inter sono nate da errori nostri nella fase di costruzione ma abbiamo sempre provato con coraggio e senza paura, come voglio io, a giocare e a volte abbiamo sbagliato».
Fonseca sta trasformando la squadra, chiede coraggio e personalità, ma la Roma ha regalato troppo ai nerazzurri con qualche azzardo palla a terra: le occasioni di Lukaku e Brozovic nel primo tempo e di Vecino nel secondo potevano costare molto caro a Smalling e compagni. Nonostante questo, il tecnico portoghese vede il bicchiere mezzo pie no: «Difensivamente la nostra strategia ha funzionato bene, Mancini e Smalling hanno fatto una bella partita sicura, ma penso che tutta la squadra ha difeso bene. Noi non partiamo per difendere ma contro l’Inter non è facile». Decisivo Mirante: «Antonio è un buon portiere. Ha fatto una bella partita, molto bene».
Quella che torna nella capitale è una squadra in fiducia, ancora più consapevole di poter giocare alla pari contro tutti e di poter puntare ai posti al sole della classifica: «La squadra è migliorata molto in tutti i reparti – ribadisce Fonseca – e per giocare contro una squadra come l’Inter avevamo bisogno di essere coraggiosi. È importante avere la palla contro queste squadre, abbiamo sempre cercato di giocare con una buona circolazione, poi abbiamo sbagliato le ultime scelte e questo può fare la differenza».
Positività nello spogliatoio giallorosso ma senza guardare la classifica, pensando soltanto alla prossima gara: «Adesso non è importante la posizione, la cosa più importante è la prossima partita. Adesso – conclude Fonseca – abbiamo una partita decisiva contro il Wolfsberg ed è la cosa più importante». Appuntamento giovedì all’Olimpico.
FONTE: Il Tempo – F. Schito