«Avremmo potuto segnare cinque o sei gol. Spesso, però, sono state sbagliate le nostre scelte negli ultimi trenta metri». Fonseca, insomma, promuove la Roma di Graz, nonostante il pari che certo non è entusiasmante, soprattutto andando ad analizzare la prestazione di squadra e quella dei singoli. «Sapete che io sono contento solo se vinco, ma so che affrontare il Wolfsberger non è facile. Eppure abbiamo dominato». Deve, dunque, accettare il verdetto del Liebenau stadion.
QUESTIONE FISICA – «Io non mi diverto a mandare in panchina i giocatori: il turnover è necessario. E in questo periodo ho anche diverse assenze». Il portoghese si riferisce all’esclusione dei big Kolarov e Dzeko. Ma non per questo vuole sminuire chi li ha sostituito. «Sono soddisfatto dal comportamento dei nuovi». Non va oltre per non infierire su qualche riserva che ha deluso. I sostituti, quindi, non sono pronti. Fonseca lo dice chiaramente quando commenta la prova di Kalinic: «Non sta ancora al massimo della condizione, ma non è stato ben assistito. Ha fatto quello che poteva».
E fa quasi lo stesso discorso per Pastore: «Ci ha dato qualità in alcuni momenti della partita. Gli manca l’intensità, avendo avuto poco spazio ultimamente. Ha avuto molti infortuni e deve recuperare i ritmi di gioco. Ci sarà utile». Fa il punto sui giocatori esclusi per precauzione: «Pau Lopez sta bene, Smalling pure, Florenzi ha avuto l’influenza intestinale e vedremo se recupererà. Under è vicino al recupero, così come Perotti: loro due spero di riaverli dopo la sosta».
GRUPPO DELUSO – «Ho sbagliato troppo». Spinazzola non riesce a festeggiare il 1° gol in giallorosso (a segno dopo 5 anni). Infinita la lista degli errori in partita, con 37 palloni regalati agli avversari. Compreso quello per il pari di Liendl: «Sono stato fortunato, quando ho realizzato la rete del vantaggio. Dopo ho commesso una serie di ingenuità, a cominciare da alcuni appoggi semplici che avrei dovuto gestire meglio. Sono molto dispiaciuto per il pareggio». E’ sincero quando ammette: «Mi è mancata la lucidità mentale. Peccato, perché avevamo lo spazio per far meglio. L’uno contro uno è sempre stata la mia specialità e invece non sono mai riuscito a saltare l’avversario. Un blocco di testa». Insoddisfatto anche Kuivert: «Mi è dispiaciuto non vincere, dovevamo essere più concreti».
DS INFURIATO – Sfogo di Petrachi, nel prepartita, sul possibile deferimento: «Purtroppo, dopo la conferenza stampa di Mkhitaryan, non ho fatto smentite perché credo fosse lampante che avessi avuto un lapsus, ho detto maggio anzichè luglio. C’è gente che specula. Quando sarò chiamato risponderò di tutto. Poi se si vuole montare un caso inutile va bene, ma ce ne sono di più seri nel calcio. Sono sereno. In 30 anni di carriera non ho mai avuto alcun problema».
FONTE: Il Messaggero – U. Trani