Paulo Fonseca e Beppe Iachini sono uniti da un filo sottilissimo, due tecnici discussi ma confermati. Più che dai risultati dalla poca voglia di cambiare delle rispettive proprietà in un momento così difficile per l’economia mondiale. Il giallorosso arrivato in Italia come fautore del jogo bonito, il viola con la fama di difensivista che gioco-forza ha dovuto però snaturarsi. E così, vai a leggere le formazioni odierne e ti accorgi che entrambi giocano con la difesa a tre, con due esterni che spingono, con un solo mediano, affidandosi all’estro di due senatori: Dzeko e Ribery.
Entrambi gli allenatori non godono di una buona stampae finito il mercato,nessuno dei due ha sorriso. Alla Roma mancavano un esterno destro e un regista puro: lacune non colmate. Ai viola invece un centravanti. Tra i due allenatori, al momento rischia di più il viola. Ma anche Fonseca non può dormire sonni tranquilli. Un passo falso tornerebbe a far aleggiare sulle loro teste lo spettro di Sarri, ormai pronto a liberarsi dalla Juve.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina