La Roma è tornata a lavorare sul campo, dando ufficialmente il via alla fase 2 in vista di una, ancora eventuale, riapertura del campionato di calcio. Il primo ad arrivare e a varcare i cancelli del Fulvio Bernardini è stato Pau Lopez, che verso le 9 è entrato nel centro sportivo e si è sottoposto a tutta la trafila, ripetuta poi dai suoi compagni, che prevedeva: misurazione della temperatura e ossimetria, autocertificazione e poi sosta nella stanza, rigorosamente singola, dove ognuno ha potuto ritirare la divisa d’allenamento igienizzata. La squadra poi ha lavorato individualmente, divisa in tre gruppi per tre fasce orarie. Paulo Fonseca faceva la spola tra uno e l’altro per dirigere al meglio le operazioni.
Fuori dal campo, invece, come se non bastasse il momento di stallo che sta vivendo la trattativa per la cessione della società a Dan Friedkin, sembra essersi arenato, forse definitivamente, il passaggio dei terreni di Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma, da Luca Parnasi a Radovan Vitek. A comunicarlo è Martin Namecek, direttore generale del gruppo Cpi: “L’operazione è rinviata – dice al portale ceco E15 -. Alle condizioni finanziarie di cui avevamo parlato, non è possibile concludere l’accordo“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini