Il rinnovo del contratto è pronto. E appeso all’obiettivo minimo: se la Roma tornerà in Champions League dopo due anni di astinenza, Fonseca avrà il prolungamento automatico fino al 2022. C’è scritto sull’accordo che le parti hanno firmato l’anno scorso a Londra, ultimo atto decisionale di Pallotta come presidente. Naturalmente la società ha la facoltà di esonerarlo prima, come qualcuno suggeriva durante l’estate dei dubbi. Ma i Friedkin non hanno mai dubitato delle capacità dell’allenatore ereditato dalla precedente gestione. E da subito lo hanno rassicurato, consapevoli che la riforma del club dovesse passare da altri settori prima che dalla panchina.
Per questo, oggi, non ha senso parlare di trattative per il rinnovo. La Roma e Fonseca sanno che se le cose vanno come devono andare, il rapporto continuerà senza bisogno di accelerate o rallentamenti. «Il contratto non dipende da me» ha chiarito lui dopo la bella vittoria contro il Parma. Ma intendeva solo dire che in questo momento, a novembre, Fonseca non è nelle condizioni di prevedere come si concluderà la stagione. Rimanda ogni dibattito a tempi più calmi, quando le percezioni saranno più stabili. Fino alla pausa di ottobre, dopo aver battuto l’Udinese, rispondeva senza drammatizzare a domande su un possibile addio alla Roma. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida