Contava solo vincere. La Roma trova il terzo successo in dieci partite da inizio anno nella sfida d’andata dei sedicesimi di Europa League nonostante una prestazione di squadra ancora poco convincente. Fonseca però sa bene quale sia il momento che stanno vivendo lui e i suoi ragazzi e si tiene il successo nel primo round che terminerà la prossima settimana in Belgio: “Siamo una squadra che perde fiducia e si ferma, ma la cosa più importante era vincere e non prendere gol. Anche se non abbiamo fatto una partita di qualità, serviva un’iniezione di fiducia. Siamo in un momento difficile, ma i giocatori hanno lottato e fatto di tutto per cambiare la situazione, il Gent è una squadra forte. Gli errori in fase di impostazione – l’analisi dell’allenatore di Nampula – levano tranquillità, non dobbiamo rischiare troppo, anche se giochiamo così abitualmente. Le linee di passaggio non sono le stesse di un mese fa, i giocatori hanno provato a fare bene le cose, hanno lavorato e lottato per cambiare l’attuale andamento”.
L’allenatore portoghese, che ha azzeccato la scelta di mettere Perez dal primo minuto (“Carles può fare molti gol, ha qualità e spirito di iniziativa”), è tornato al 4-2-3-1, con Cristante che in fase offensiva si abbassava spesso tra i centrali: “L’ho usato così perché al Gent piace pressare con due attaccanti. Abbiamo fatto bene la costruzione all’inizio, ma poi abbiamo poche linee di passaggio. Ci siamo rivolti troppo spesso a Pau Lopez con i retropassaggi”.
Fonseca guarda con fiducia al futuro e ha mandato un messaggio ai tifosi: “Non dobbiamo fare molti cambi tattici, i giocatori conosco bene questo schema. Con questo risultato possiamo migliorare. I tifosi sono stati fantastici, hanno capito che la squadra aveva bisogno del loro appoggio. Si meritano parole d’elogio”.
Intanto nel pre-partita, il vice-ds De Sanctis ha voluto ribadire quanto aveva detto alla vigilia del match il mister giallorosso: “Bisogna abbattere gli alibi ed alimentare la responsabilità, dobbiamo crederci ed isolarci. Siamo uniti anche nella sofferenza di un momento che non rende merito e soddisfazione ai tifosi ed al valore della rosa. Siamo noi all’interno a dover trascinare l’ambiente, non il contrario. L’ho vissuta da giocatore, qui c’è tutto quello che appartiene ad una grande squadra, bisogna approfittarne e meritarsi tutto ciò, tutti noi. Siamo tutti in discussione, ma abbiamo la possibilità di appropriarci di questa squadra”.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora