La Juventus è stata l’ultima avversaria post lockdown della Roma e ora è la prima in casa di questo nuovo campionato. Sono passati soltanto 58 giorni da quel match del primo agosto e, con lo sbarco di Friedkin che ha scongiurato il rischio fallimento, quella partita è già dimenticata. Non da Fonseca: nessuno dei colleghi precedenti era mai stato capace di vincere a Torino.
Dal successo al processo in meno di 2 mesi. E’ bastato inquadrarlo in faccia, sa di essere in bilico, a prescindere dalla presa di posizione di Fienga. Teso e sconsolato. Il risultato di questa sera peserà, in un senso o nell’altro: contano la prestazone e, in caso di ko, pure il punteggio. Oppure, come spesso accade, il punto della situazione si farà durante la sosta. In conferenza stampa blackout sul mercato e soprattutto su Smalling che è sempre stato al centro di ogni suo discorso.
L’unico strappo alla regola fa rumore ed è la formazione. Come a dire: scelte obbligate, messaggio indiretto verso la nuova proprietà. Dentro i migliori considerando anche le assenze. Debutta Kumbulla nel 3-4-2-1. “Dzeko è motivato e non è vero che si sia rifiutato di entrare contro il Verona“. Sa che dovrà ricostruire il rapporto con il capitano che lo scaricò in diretta tv dopo la resa contro il Siviglia.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani