Le due sconfitte con Parma e Napoli hanno fatto piombare la Roma a -5 dalla Champions, obiettivo stagionale del club. Sulla graticola, inevitabilmente, ci è finito Paulo Fonseca, alla sua seconda stagione in giallorosso. In questo momento il destino non sembra proprio vederlo ancora alla guida della Roma. Anche perché non è una scelta dei Friedkin e finora la nuova proprietà ci ha fatto capire come voglia cambiare un po’ tutto quello che ha dei legami con il passato targato Pallotta.
Per il portoghese c’è solo una possibilità per provare a tenersi la Roma ed è quella di centrare la qualificazione in Champions League, anche in virtù della clausola che prevede il rinnovo automatico. E ci si arriva con il quarto posto o vincendo l’Europa League. Nell’ultima stagione Fonseca ha fatto crescere giocatori come Ibanez, Mancini, Mayoral e Villar, facendo crescere anche la patrimonializzazione del club. E poi ha rilanciato un giocatore perso come Karsdorp. È evidente però che qualcosa strada facendo si è rotto.
Ed è successo con un paio di giocatori che nello spogliatoio pesano. Prima tra tutti ovviamente Dzeko, con la questione della fascia da capitano tolta che sta pensando ancora molto sulla testa del bosniaco. Tre punti nelle 9 sfide di questa stagione con le altre big della A, poi, pesano. Addirittura solo 3 vittorie in 21 scontri diretti se si allarga la questione anche alla scorsa stagione. Oramai i numeri sono impietosi.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese