Se il buongiorno si vede dal mattino, che quella di ieri a Firenze potesse non essere una serata confortante per i romanisti lo si era percepito già prima del fischio d’inizio di Sozza. In un Artemio Franchi rivoluzionato dai lavori che hanno svuotato la Fiesole, trasferita da inizio stagione nella curva Ferrovia, la Roma non è mancata soltanto in campo, ma anche sugli spalti. Il solito “formaggino” – soprannome dato per la sua forma al settore ospiti dell’impianto toscano – per i lavori di ristrutturazione di cui sopra e, soprattutto, la vicinanza geografica al gruppo organizzato viola è ridotto da quest’estate con una capienza passata dai canonici 2.500 agli attuali 300. Le autorità competenti, infatti, hanno deciso di lasciare vuoto metà “formaggino” per fare da cuscinetto con la Fiesole traslocata.
Dei 300 romanisti attesi però, a guardare la penosa prestazione della squadra di Juric in campo, ce n’erano meno di 100. Gli altri, arrivati a Firenze, non sono entrati allo stadio, per problemi di ordine pubblico. Alcuni di loro, pare privi di biglietto, dopo alcuni disordini con la forze di polizia non sono stati fatti entrare e, per solidarietà, alla fine i ragazzi dei gruppi della Curva Sud sono rimasti all’esterno, per fare ritorno a Roma già prima della fine della partita. Per loro la gara non è mai iniziata, (…).
FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi