Un altro fiume di incontri. A Milano Tiago Pinto lavora su più tavoli per costruire la Roma del futuro e portare milioni in cassa. Perché nel mercato più povero degli ultimi anni la regola è la stessa per tutti: se non si vende, si compra poco. Aspettando la risposta positiva del Lille all’offerta da 7 milioni più bonus presentata dai giallorossi per Celik (questione di giorni e l’affare si chiuderà), Pinto sta concentrando i suoi sforzi su Frattesi.
Il ragazzo si è già promesso alla Roma, c’è un’intesa di massima sull’eventuale contratto da firmare e in più il centrocampista, reduce dagli impegni in azzurro, si è detto disponibile a rinunciare a qualche giorno di vacanza e presentarsi al raduno di Trigoria del 4 luglio. Frattesi vuole tornare “a casa” ma bisogna ancora superare un ostacolo grande di nome Sassuolo.
I neroverdi continuano a iper-valutare il suo cartellino, sapendo che incasseranno solo il 70% di quella cifra vendendolo alla Roma, che controlla il restante 30%. Ai numeri ipotizzati dai neroverdi – 35 milioni di euro – Pinto non ha la minima intenzione di avvicinarsi. Al punto che nell’incontro di mercoledì sera ha ribadito ai colleghi del Sassuolo il concetto già espresso in precedenza: “Se lo vendete a 35 milioni a qualcun altro – il ragionamento del dirigente portoghese – siamo felicissimi di incassare il 30% di quella cifra”.
Ci vorranno giorni, probabilmente diverse settimane prima di trovare un punto d’incontro. La chiave è rappresentata dal possibile inserimento di una o più contropartite nell’affare. Il Sassuolo vorrebbe, su tutti, Bove (ritenuto incedibile) e Volpato. E non sembra un caso che ieri, tra una riunione e l’altra nei vari hotel milanesi tra cui il portoghese si è spostato a piedi per carenza di taxi, Pinto si sia visto con gli agenti del giovane italo-australiano, gestito dalla società di Totti.
FONTE: Il Tempo – A. Austini
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