Vincere a Firenze per regalarsi l’aritmetica certezza di partecipare il prossimo anno ad una coppa europea. Se Europa League o Conference, dipenderà dalla finale di Tirana e dal piazzamento in campionato, ma vincendo stasera (20.45) in casa della Fiorentina, la Roma si regalerebbe l’Europa e la regalerebbe anche alla Lazio. La cosa certa è che sarà una Roma profondamente diversa da quella che, lo scorso 22 agosto, ha giocato (e vinto 3-1) la sua prima gara di campionato all’Olimpico.
Mourinho ha letteralmente ribaltato la Roma. Negli uomini, per quanto possibile, nel modulo, ma soprattutto nella mentalità. Nella gara di andata, ad esempio, l’uomo decisivo è stato Veretout, autore di una doppietta, che ora è finito ai margini e probabilmente a fine stagione cambierà aria. Esterno titolare a sinistra era Vina, che ora è diventato la riserva di Zalewski e forse anche di El Shaarawy.
Rispetto a quella squadra ancora figlia di una gestione passata soprattutto dal punto di vista caratteriale, la Roma di oggi rispecchia di più la mentalità dello Special One, come dimostrano le tante gare recuperate o vinte nei minuti finali, o gli approcci più attenti nei big match, in cui sono cominciate ad arrivare anche vittorie pesanti (Atalanta all’andata e al ritorno, ultimo derby contro la Lazio, gare da dentro o fuori in Europa).
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini
https://tuttoasroma.it/ultime-notizie-as-roma/rassegna-stampa/ennesima-prova-damore-2-600-nel-formaggino-del-franchi/