Dan Friedkin, accompagnato dal figlio Ryan, si prepara ad arrivare a Roma. Dopo due mesi di analisi e trattative nell’ultimo weekend del 2019 è stato trovato un accordo sulla valutazione economica del totale delle azioni di Neep in mano a Pallotta e ai suoi soci ed ora è partito il conto alla rovescia in vista del closing. Nella notte tra domenica e lunedi l’AS Roma Spy Llc, società che ha il controllo del club e di tutte le altre aziende legate al mondo giallorosso, ha pubblicato un comunicato ufficiale su richiesta della Consob nella quale venivano confermate le negoziazioni con il Gruppo Friedkin e che “non è stato ancora formalizzato alcun accordo definitivo per la cessione di Neep e delle società controllate e che qualsiasi operazione con il Gruppo Friedkin è subordinata al completamento con esito positivo delle attività di due diligence legale sul Gruppo AS Roma. In caso di perfezionamento di accordi definitivi aventi ad oggetto il trasferimento delle partecipazioni detenute in AS Roma SpA, AS Roma Spy Llc fornirà adeguata informativa al Mercato nei termini di legge”.
La nota, preparata congiuntamente tra l’Italia e gli avvocati americani che seguono Pallotta, mantiene toni cauti in quanto indirizzata al mercato della Borsa italiana: si ritiene che sia sempre meglio evitare pericolose alterazioni del titolo quotato a Piazza Affari e si fa riferimento alla due diligence – nessuno si aspetta sorprese – in quanto formula di stile. In apertura di Borsa il titolo è schizzato ad un picco di 0,72 euro per azione, per poi chiudere la giornata (+3,5%) a 0,68 euro, con un volume totale di titoli scambiati superiori ai 17 milioni. II livello raggiunto è il secondo più alto degli ultimi cinque anni, secondo solo a quello toccato nel dicembre 2017 dopo la chiusura della conferenza dei servizi sullo stadio e con la qualificazione della squadra agli ottavi di Champions.
Le due parti hanno voglia di chiudere tutti i passaggi formali entro gennaio, anche in virtù dell’aumento di capitale già deliberato: Pallotta e Friedkin, tornato a Houston dopo un viaggio lampo a Portland, devono ora stabilire le modalità e le tempistiche di pagamento, dando poi l’ok agli studi legali coinvolti per scrivere i contratti. Il tycoon texano è pronto a tornare da un momento all’altro in Italia insieme al figlio, che avrà un ruolo gestionale di primaria importanza nel nuovo corso americano.
Pallotta invece sta trascorrendo la fine dell’anno a Miami ed è destinato ad uscire quasi completamente di scena dalla Roma: il presidente in carica dal 2012 potrebbe mantenere soltanto una quota minima tra il 3 e il 5% (AS Roma Spy Llc ha il controllo diretto del 3,293% di AS Roma Spa), con un’opzione da stabilire su questo piccolo pacchetto. Dopo vent’anni finisce anche il legame di Baldini con i colori giallorossi, ma l’ex dirigente potrebbe intraprendere una nuova avventura con Pallotta nel Leeds, nobile decaduta nella Championship inglese. Servono ancora pochi giorni per un quadro definitivo, ma Friedkin si è già preso la Roma.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora