La trattativa tra Jim Pallotta e Dan Friedkin esiste. Emissari del miliardario texano sono stati a Roma e nei giorni scorsi hanno avviato i contatti con lo studio Tonucci, dove un pool di legali affianca la proprietà americana da quando ha rilevato la Roma. Il dossier è affidato a Gianluca Cambareri, che fa parte dell’ex dipartimento che faceva capo a Mauro Baldissoni, il quale poi si è sospeso dall’Ordine degli avvocati per dedicarsi all’attività di dirigente della Roma.
Del dipartimento fa parte anche Giuseppe Santarelli. La trattativa è entrata nel vivo venerdì e non si è fermata alla due diligence. Gli emissari di Friedkin sono andati avanti, hanno studiato conti, bilanci, prospettive di investimento. Il texano vuole la Roma. Anche il club giallorosso ha ammesso i contatti, sollecitata dalla Consob, dopo che la Borsa aveva sospeso il titolo per eccesso di rialzo.
Friedkin nella sede della Roma Pallotta sembra intenzionato a prendere in considerazione l’offerta di Friedkin, interessato inizialmente a coprire l’aumento di capitale di 150 milioni entro il 31 dicembre (per un tecnicismo può arrivare a 130), per poi dare la scalata al pacchetto di maggioranza. L’investitore bostoniano valuta la Roma tra 800 milioni e un miliardo, ma fa sapere che non vorrebbe vendere, cerca soci, l’obiettivo iniziale era di mantenere il 51 per cento delle azioni. Friedkin valuta la Roma 600 milioni, può arrivare a 700 coprendo le spese sostenute per lo stadio.
E’ stato nella Capitale in questi giorni con venti persone dello staff e ha fatto visita agli uffici del club in via Tolstoj. Ripartirà in queste ore. Avrebbe voluto assistere a Roma-Brescia. Sarà ancora assente Pallotta, che manca ormai a Roma da 526 giorni. Non è programmato un viaggio in Italia entro la fine dell’anno. E’ sfiduciato dalla passata stagione, da quando l’addio di De Rossi scatenò una dura contestazione dei tifosi nei suoi confronti. Inoltre l’impasse per lo stadio potrebbe portare Pallotta a disimpegnarsi. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo