Quattro giorni di Roma. Intesa come squadra e città. Da sempre una cosa sola, da ieri anche per i Friedkin. I nuovi proprietari sono sbarcati ieri nella Capitale: «Finalmente qui». In gran segreto, come nel loro stile – è già chiaro – lontano dai riflettori, per quanto possibile. Dall’albergo a Trigoria, dove si sono svelati in giacca, cravatta e mascherina, chiamando a raccolta tecnico e squadra, per poi assistere all’allenamento. Dan è atterrato in mattinata, accompagnato da una nutrita scorta (4 uomini), poi si è spostato nella residenza che lo ospiterà fino a domenica: il lussuoso hotel “La posta vecchia”, sul litorale a nord di Roma, fra Marina di San Nicola e Ladispoli.
Un resort blindatissimo e che avrebbe dovuto essere interdetto fino al 2021 per le disposizioni post-pandemia. C’è perfino chi ipotizza che il magnate americano (che fra le principali attività del suo gruppo annovera anche quella alberghiera) lo abbia preso ad uso esclusivo. E in effetti nelle ore in cui i Friedkin si sono allontanati (dal primo pomeriggio alle 20 circa), il vialetto privato dell’hotel non ha ricevuto altri ospiti. Sia come sia, dalla costa sono partiti i quattro giorni di full immersion in un mondo nuovo per loro che vengono dal Nuovo Mondo.
Ma che hanno già intuito l’importanza e le potenzialità del club che hanno rilevato, come è apparso palese fin dalle prime parole rilasciate da proprietari: rapiti «dalla passione dei tifosi», subito si sono sentiti «parte di una famiglia» più che di un’azienda. Concetti chiari, promesse poche, se non quelle di impegno e serietà, che è poi il binomio che gran parte dei romanisti desidera. C’era grande attesa per questa prima sortita romana ufficiale dei Friedkin, almeno da quando la squadra è passata nelle loro mani. (…)
FONTE: Il Romanista – F. Pastore