Una perdita record e il casting per i ruoli di ds e dg. Finito il mercato Dan Friedkin non può permettersi un giorno di vacanza e ieri ha reso nota la situazione economicamente drammatica in cui ha ereditato il club da Pallotta.
Con un’informativa pubblicata su richiesta della Consob, la società ha illustrato i dati al 30 giugno 2020 che registrano una perdita horror di 204 milioni per l’esercizio 2019-20. Il negativo del patrimonio netto è ora a 242,5 milioni, in flessione di 115 rispetto al bilancio di 12 mesi fa. A pesare sull’esercizio, fa sapere il club, la situazione di emergenza mondiale dovuta al Covid. Ma non solo visto che al 31 dicembre il rosso era già di 87 milioni. Si tratta della seconda perdita più ingente nella storia del calcio italiano dopo quella dell’Inter nel 2007 (207 milioni).
Il comunicato specifica le considerazioni sulla capacità della società di superare al 31 dicembre 2020 la situazione di deficit patrimoniale grazie a un altro aumento di capitale che i Friedkin hanno già assicurato. Un’altra ingente iniezione di denaro del magnate texano e da qui l’attenzione recente a stabilizzare costi e ingaggi della rosa che potrebbe essere arricchita a gennaio da Milik ed El Shaarawy. Ma pure la convinzione sempre più forte di abbandonare il progetto stadio a Tor di Valle (dispendioso e insidioso) e pensare a un’altra area con Fiumicino in pole. L’obiettivo immediato di Friedkin è quello di arrivare al 90% delle azioni e valutare di procedere al delisting in Borsa (ieri chiusura a -20,79%).
Nel frattempo prosegue il casting per il ruolo di direttore sportivo. I preferiti sono Berta dell’Atletico e Paratici della Juve per il quale è stata avanzata l’offerta di un triennale da 2 milioni. Friedkin è affascinato pure da Rangnick ma sa che potrebbe essere una mossa azzardata così come quella di Campos o Branco. Alternativa meno blasonata è Rossi del Sassuolo. Per il ruolo di dg si avvicina, invece, il ritorno di Gandini. Il tutto in attesa di definire il ruolo di Totti che aspetta una chiamata ufficiale dai nuovi proprietari.
FONTE: Leggo – F. Balzani