La Roma gioca proprio male. Anzi, non gioca. Inguardabile ormai anche per i tifosiche continuano a seguirla come se fosse in testa alla classifica. Nessuna squadra di serie A, compresa la Salernitana appena affidata a Nicola, si comporta peggio in campo. Tecnicamente e agonisticamente la squadra fa tenerezza. Inferiore sempre e comunque contro qualsiasi avversario. Spesso dominata.
L’ottavo posto in classifica ne sintetizza alla perfezione l’andamento deprimente. Fuori dall’Europa, l’unico obiettivo rimane la Conference League, torneo di consolazione: a Trigoria c’è chi vorrebbe che la stagione finisse qui anche per evitare altre figuracce e soprattutto per avviare l’annunciata rifondazione. Che adesso i Friedkin devono scegliere a chi affidare. Il mercato estivo invernale è stato fallimentare.Quattro giocatori sbagliati su sei: Vina, Shomurodov, Sergio Oliveira e Mailtnad-Niles.
Regalati Florenzi, Pedro e Dzeko, titolari in club che precedono i giallorossi in classifica. La prima stagione è da buttare. Sprecata. I giocatori sono sopravvalutati, la rosa è incompleta. Nell’ultima partita, e benedetta è stata l’emergenza, a interrompere il sonno dei senatori sono stati i ragazzini. Quelli della Primavera, leader del suo campionato in solitudine. La allena sempre Alberto De Rossi e qualcosa sta a significare. Lui sì, lavora per il futuro.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani