Qui si tratta di capire se credere ai miracoli, «perché «l’ultimo che li ha fatti poi è finito male», dice Gian Piero Gasperini. Oppure se affidarsi al murales apparso alla Garbatella e dedicato proprio all’allenatore, intento a cucinare una miscela fatta di grinta, cuore e sudore. Tirando una riga, oggi una volta di più si capirà se fidarsi fino in fondo della Roma, che è poi l’aspetto più rilevante della domenica. Roma che arriva a Cremona con un obiettivo: confermarsi in testa al campionato. E scrivere un pezzo di storia recente: è da 12 anni che i giallorossi non vanno in vetta alla 12a giornata, dalla stagione delle 10 vittorie nelle prime 10 partite di Rudi Garcia. «Siamo convinti di poterli mettere in difficoltà», ha detto Davide Nicola, tecnico della Cremonese. Di qua invece Gasp è molto fermo nel rivendicare quanto fatto: «Dopo 11 partite non c’è nulla di casuale. (…)
Poi, certo, alla fine del girone d’andata si potrà essere più precisi. E in ogni caso, conta come si arriva alla fine. Non bisogna fare miracoli, bisogna lavorare. E sognare, certo. Ma sono rari i sogni che si avverano. Ti ricordi quelli belli, mal che vada te li ricordi per un po’». Di sicuro, la Roma di oggi non è una luce nel buio, ma è lungo tutto l’anno solare che il percorso è di livello altissimo: «Non parlerei di impresa, dopo 11 gare — ancora Gasp —. Però la strada tracciata è buona, la squadra è cresciuta tecnicamente. Si può migliorare, ci sono margini, anche in fase offensiva. Già ora creiamo di più, l’importante è esaltare le caratteristiche che abbiamo».
E qui siamo alle scelte. Il centravanti (atipico) oggi sarà probabilmente Baldanzi, come visto contro l’Udinese. Il ballottaggio con Ferguson resta aperto, l’irlandese «ha recuperato dal problema alla caviglia però sente ancora dolore quando calcia e questo lo limita». Il tecnico in ogni caso non si concede alibi. E sì che la società è al lavoro per regalargli un 9 a gennaio, ma lui ricorda «nell’anno dei 98 gol con l’Atalanta giocavamo senza centravanti». E allora converrà appoggiarsi a Soulé e alla sua speciale propensione per le gare in trasferta: (…).
L’altro dubbio di formazione è legato al sostituto di Hermoso, che si è fermato per un problema muscolare e non è stato convocato: qui la scelta è tra l’inserimento d i Ziółkowski nel terzetto difensivo o l’arretramento di Celik con Tsimikas in fascia. Le scelte non sono moltissime. A centrocampo aspetta una chance Pisilli: «Gli devo qualcosa», ha spiegato Gasp. Ci sarà presto bisogno di lui, anche perché El Aynaoui (con Ndicka) andrà in Coppa d’Africa: «Sapevamo che avremmo perso due giocatori, non è che questa cosa ci è capitata all’improvviso. Dovremo rimediare in altro modo». E poi magari dal mercato Gasperini avrà i rinforzi che aspetta (almeno due, lì davanti). Il 6 gennaio si chiude il girone d’andata, ovvero il termine fissato dal tecnico per “leggere” la classifica. (…)
FONTE: Il Corriere della Sera – D. Stoppini











