La sensazione è che Mourinho non lascia spazio ai non detti…
“E’ un uomo che sa utilizzare la psicologia nel calcio in maniera straordinaria, con una fortissima personalità, che sa di calcio e ha fatto scelte giuste, anche se la perdita di Dzeko mi ha dato un grande dispiacere. Mi sembra abbia intenzione di lasciare un segno nel nostro campionato e spero davvero ci riesca. I meccanismi di gioco non sono ancora ben assimilati, ma quello che mi piace è l’atteggiamento in campo, non molliamo mai, non abbiamo gli abbassamenti di tensione che tanti punti ci hanno fatto perdere. Se Mou continuerà a spronarli così possiamo di certi divertirci”.
In un post su Abraham scrive: “Tocca che state belli alleprati che è ‘n’attimo”. Vuole spiegare il concetto ai non romani? “Certo… Mi sembra di poter asserire che sia arrivato un giocatore che costringerà gli avversari a marcarlo molto da vicino, basta perderlo un secondo e può giungere dove voi non volete, quindi alleprati… In allerta come le lepri. Abraham ha grandi mezzi, un fisico da extraterrestre e una grinta micidiale. E’ molto più leader di Dzeko, pur essendo più giovane e meno esperto”.
Poi è tornato Zaniolo… “L’ho visto bene e se ancora non è quell’esplosione a cui ci aveva abituati, resta un fuoriclasse. Vedendo le sue lacrimne dopo il gol mi sono commosso”.
Dove può arrivare la Roma? “La squadra è cambiata molto, un po’ di tempo servirà. Ma possiamo tranquillamente ambire alla zona Champions. Non ci sono imbattibili, sarà un campionato divertente”.
E’ già tornato allo stadio? “Non ancora, lo farò presto. Vorrei stadi più pieni, almeno al 75%, ma tutti con le mascherine, ne ho viste poche ed è pericoloso”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – E. Esposito