Il tempo delle parole è finito. E anche quello dei “Sogni Appesi” come canta Ultimo, tifoso della Roma. Adesso è il tempo di realizzarlo quel sogno, di strapparlo dalla parete – in questo caso dalla maglia bianconera, rivale storica – e fissarlo sulla propria di maglia, quella giallorossa. Ha una forma questo sogno: un pezzo di stoffa tricolore che la squadra di Spugna è pronta a toccare con mano dopo una stagione esaltante.
Con un Tre Fontane sold out – più di 2mila spettatori per la partita più importante nella storia di questa squadra – e con un Olimpico che, il secondo tempo del match, lo potrà vedere direttamente dai maxi schermi in attesa di Roma-Milan in programma alle 18. Per chi ha deciso di seguire la banda di Mourinho ci sarà questa possibilità: di gioire per uno scudetto strappato alla Juventus che da queste parti manca da molti, troppi anni.
Il valore è identico, parliamo sempre della Roma, della società dei Friedkin e della Ceo Lina Souloukou, fresca di nomina, che chissà, magari prima di volare – letteralmente, visti i tempi ristretti – al Foro Italico, potrebbe fare una scappatella per onorare queste ragazze che, oggi contro la Fiorentina (14,30, diretta TV La7 e TimVision), scriveranno un pezzo importante della storia giallorossa.
Per Spugna la pazienza è finita: il tecnico non ha nessuna intenzione di rimandare la vittoria del campionato. Quello di oggi è il primo match point (nella peggiore delle ipotesi ce ne saranno altri tre) e nessuno, dopo la meravigliosa vittoria in rimonta sabato scorso, con annesse polemiche finali, contro la Juve, ha intenzione di sprecare: “Vogliamo chiudere subito il discorso anche se sappiamo benissimo che non sarà semplice. Questa partita non l’abbiamo preparata in maniera diversa dalle altre, anche se le emozioni ti condizionano un poco“.
FONTE: Il Messaggero – G. Mustica
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