La delusione e la felicità albergano a distanza nei volti di Mancini e Cristante. Al fotofinish il difensore ha perso l’Europeo, sorpassato da Toloi nelle gerarchie stilate dal ct che ha invece regalato un posto a Bryan. A sorridere, è soltanto Mourinho che potrà averlo a disposizione dai primi giorni di ritiro.Lo Special One dovrà invece aspettare Cristante, bravo a sfruttare le ultime gare di campionato, una volta restituito al suo ruolo naturale in mediana, per rimontare e ritagliarsi un posto per l’Europeo.
Bryan ha preso come numero di maglia il 16, lo stesso di De Rossi, e vive questa convocazione come una rivincita. Paradossalmente l’evoluzione tattica avuta nell’ultimo biennio, infatti, anziché arricchirlo ha rischiato di trasformarsi in un boomerang: da trequartista a centrocampista, poi difensore, il 26enne di San Vito al Tagliamento è diventato un jolly che in chiave azzurra ha rischiato a lungo di rimanere nella manica.
Mancini e Cristante hanno lo stesso agente e il contratto in scadenza nel 2024. In tempi non sospetti il gm Pinto ha lasciato intendere come i due debbano proseguire in giallorosso e ne ha già parlato con Riso a marzo, rimandando ogni discorso a fine stagione. Soprattutto la situazione del difensore è da monitorare: Gianluca guadagna 1,5 milioni con 2 bonus da 100mila euro ciascuno che scattano a 15 e 25 presenze.
Per prolungare l’accordo chiede un sostanzioso aumento che lo possa portare a guadagnare intorno ai 3 milioni. È disposto anche ad inserire una clausola rescissoria. Non è un mistero che sia in Premier che in Italia (Inter e Juventus) il difensore abbia i suoi estimatori.
Dovrebbe essere più semplice, invece, trovare un’intesa per Cristante. Attualmente il centrocampista guadagna leggermente di più (1,9 quest’anno, 2 il prossimo con annessi bonus). Anche per lui la strada è tracciata: adeguamento più prolungamento.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina